Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa del Comune di Palermo circa l’afflusso di passeggeri a un mese dall’avvio del sistema tranviario.
Palermo – Oggi il sistema tranviario di Palermo festeggia il primo mese di attività, con numeri da record.
Sono stati oltre 75.000 i chilometri percorsi, trasportando oltre 250.000 passeggeri (220.000 obliterazioni a bordo delle vetture del tram fra abbonati e utenti che hanno usufruito di biglietti obliterati su altre vetture). Anche se, come è noto, si sono verificati numerosi atti vandalici a danno delle macchinette emettitrici, sono stati 72.000 i titoli di viaggio emessi da queste ultime, che saranno presto reinstallate I controlli effettuati a borso del tram dal personale AMAT sono stati poco più di 160.000, rilevando che solo una percentuale irrisoria (inferiore all’0,05%) dei passeggeri era sprovvisto di titolo di viaggio.
Ultimo dato importante è quello relativo alle corse effettuate, pari ad oltre l’85% di quelle programmate. Un dato eccezionale anche se si considera che le corse non effettuate sono state dovute a fattori esterni al sistema. I motivi del salto delle corse sono stati infatti la sosta di autovetture sui binari, il mancato rispetto dei semafori da parte degli automobilisti, un caso di incidente con un’automobile. Nessuna assenza del personale si è registrata durante questo mese.
Infine, come già riportato ieri, solo un guasto ha interessato una vettura, che è stata rimorchiata al deposito di Roccella dove è stata eseguita una riparazione immediata rimettendo la stessa vettura in servizio sulla linea 1. Analoga velocità della riparazione era stata riscontrata in occasione di un incidente che ha coinvolto una vettura della linea 4 che si era scontrata con un automobile. Anche in quel caso, la vettura incidentata è tornata in servizio il giorno dopo il sinistro.
“I palermitani hanno scoperto e apprezzano tantissimo questo nuovo mezzo di trasporto pubblico – afferma il Sindaco Leoluca Orlando – e mostrano il proprio gradimento con il più semplice ed ovvio dei gesti: il pagamento del biglietto. Tutta l’AMAT ha risposto con entusiasmo ed orgoglio all’avvio del sistema tranviario che è già divenuto l’elemento trainante di una rinascita dell’azienda, di cui sono parte integrante anche la riorganizzazione del sistema su gomma e l’implementazione di servizi integrati ed intermodali sempre più efficienti. A Palermo – conclude il Sindaco – si delinea sempre più e sempre meglio quel sistema integrato del trasporto pubblico che finalmente si pone come vera alternativa all’uso, anzi all’abuso del mezzo privato.”
Numeri interessanti, ma ribadiamo la necessità di reintrodurre il biglietto unico integrato.
In pratica dovrebbero essere circa 3 milioni di euro al mese. Per quanto i numeri siano confortanti e più che positivi, ci si rende conto che si tratta di linee che vanno in perdita. Al momento sarebbe impossibile affidare a un privato il servizio.
Il trasporto pubblico non si può reggere con i soli biglietti, per questo ci sono i contributi regionali e comunali. Il contratto di servizioserve proprio per questo.
Attenzione: il fatto che generalmente ci sia bisogno di aiuti pubblici dipende anche dal percorso e dalla quantità dei passeggeri della linea. Fa differenza una linea (di qualunque genere, tram, metro, bus) lungo l’asse di via Libertà rispetto a una linea che va dalla periferia al centro e dubito che la prima otterrebbe dei risultati di esercizio in perdita.
La mia era un’osservazione di natura amministrativa: al momento la gestione della linea è detta “in house”, cioè all’amat è stata accollata la gestione del tram per un certo periodo, ma non è detto che in futuro, con una rete più ampliata, la gestione non passi tramite bando pubblico a una società privata, che potrebbe essere più attenta alla qualità del servizi. Dico solo che è una possibilità futura.
L’AMAT ha il tram in affidamento fino al 2035.
E’ semplicemente impossibile ripagare i costi di gestione di una linea tram(così come una linea bus o tram) con i soli ricavi di biglietti e abbonamenti, nemmeno se fa la linea sull’asse principale della città(Viale Libertà). Probabilmente i ricavi dei biglietti sarebbero maggiori, ma in ogni caso avrebbe comunque bisogno di contributi pubblici. E anche in caso di affidamento del servizio ad un privato(idea che condivido) questo chiederebbe contributi pubblici per la gestione del servizio. In compenso garantirebbe quasi sicuramente un’efficienza maggiore dell’Amat(su questo non ci piove).
Il trasporto pubblico è finanziato dagli enti locali anche in Francia, utilizzando le risorse provenienti da una tassa (apriti cielo!) che le imprese con un certo numero di dipendenti devono pagare.
Perfino a Parigi, dove l’offerta è incredibilmente ampia e le frequenze sono elevatissime, la RATP percepisce il finanziamento regionale, che è giustificato dal fatto che il trasporto pubblico (specie su ferro) è considerato un volano di sviluppo economico..
Verissimo. In Francia (riporto il caso di Grenoble) i costi del servizio pubblico gravano sull’intera collettività.
Com’è giusto che sia!
Beh 30 milioni di euro l anno mica bruscolini…..quanto costa la gestione del tram ?
Comunque bisogna considerare che questo primo mese è stato il mese della novità e conosco tante persone che l’hanno utilizzato anche solo per “provarlo”.
Quindi se da un lato bisogna essere felici di questi dati, bisogna fare i conti con quelli che saranno i dati più veritieri dei prossimi mesi
E anche vero peò che durante i primi dieci giorni di servizio tutte le scuole e molti uffici erano chiusi, quindi secondo me l’effettò “novità” non peserà più di tanto sui numeri complessivi.
Chiariamo una cosa una volta per tutti: nessun mezzo di trasporto pubblico si regge in piedi con i soli ricavi di biglietti e abbonamenti. E’ pura utopia. Ovunque in Europa il trasporto pubblico, sia quello urbano sia quello regionale si tiene in piedi con contributi di enti pubblici.
@Calò, questo lo si sa. Tuttavia esistono differenti modi di affidamento della gestione dei trasporti pubblici locali. La differenza sta nella qualità, a minor prezzo, che il cittadino riceve.
E’ vero e non è vero. L’ATM di Milano ad esempio è in attivo (per 5,6 mln€ nel 2014, il dato 2015 non c’è ancora) e i contributi li riceve solo per acquistare i mezzi o per lavori straordinari, ma NON per l’ordinaria gestione. Molti introiti arrivano dalla pubblicità, dall’affitto di spazi, ecc., cioè da attività “a mercato”. Certo, è una rete di altre dimensioni e che può contare sul grande appeal della metropolitana, ma non vedo perché non si possa fare in scala adeguata anche a Palermo. Il dato bassissimo dell’evasione allo 0,005% dimostra che, quando il servizio è efficiente, la gente è disposta a pagare per usarlo anche al Sud non meno che al Nord.
Non so dove ha letto una simile cosa, ma le comunico riceve 650 milioni di euro l’anno da corrispettivo previsto per il contratto di servizio. A questi si aggiungono altri ricavi, quali biglietti, abbonamenti, area c e sosta a pagamento.
Anzi’ per la precisione sono 655 milioni di euro nel 2014. Questa è la cifra che il comune di Milano ha versato ad ATM Milano, dati che può trovare nel bilancio consolidato del 2014. Gli investimenti fatti nel 2014 non superano i duecento milioni di euro, quindi si presume che queste risorse siano state usate per la gestione e non solo per gli investimenti. Atm chiude i bilanci in attivo, certo. Ma i 655 milioni di euro versati dal comune di Milano suppongo che abbiano inciso un pochino.
I tram a Milano sono sempre pieni come riccione a ferragosto.
E in più tutte le vetture (TUTTE!) hanno gli spazi pubblicitari.
Quà è difficile raggiungere un tale livello di spazi venduti. Questa è Palermo non Milano
Ottima notizia che dovrebbe convincere l’amministrazione comunale a spingere sull’acceleratore per la realizzazione delle altre 3 linee previste
Comunque 250.000 biglietti al mese per 1.40 € fanno 3 milioni l’anno, non 30. Mi pare che l’esercizio del tram costasse 10-15 milioni l’anno, quindi altro che utili…
Veramente farebbe 4,2 mil l’anno 😀
Credo che l’AMAT firmerebbe col sangue per arrivare a quella cifra a fine 2016.
In realtà si sperava in 6 milioni di biglietti venduti compresi i bus.
La cosa è utopica.
i costi d’esercizio previsti 15 milioni l’anno; prevedono di incassare con i biglietti circa 1,5 milioni; così avevo lettp sul rapporto ufficiale.. ma con la pubblicità sulle vetture e alle pensilline?
Per la pubblicità è uscito il bando.
Quindi chi è interessato da un paio di giorni può fare richiesta per i tram (ed i bus).
Non per le pensiline.
Non sono numeri da capogiro. In linea con le previsioni, secondo me, ma nulla di trascendentale.
Se analizziamo bene il dato, 220.000 obliterazioni in un mese non corrispondono automaticamente a 220.000 passeggeri, perché molti di loro avranno comprato un altro biglietto per il ritorno; non riesco a fare una stima, ma se consideriamo che la maggior parte di questi passeggeri ha usato il tram per andare a lavorare o a scuola, è chiaro che avrà obliterato 2 volte.
Forse corrispondono a 150-170.000 che, al giorno sono circa 5-6000 passeggeri (= 1500 a linea). Se li rapportiamo alla popolazione della città, siamo intorno all’1%.
Scusate, sono i conti della serva, lo so, ma credo che non siano lontanissimi dalla realtà.
Non mi aspettavo una rivoluzione, ma almeno una leggera diminuzione del traffico nella mia zona (Michelangelo/Uditore) sì. Invece è sempre un casino.
Che intendi con Michelangelo-Uditore?
Viale Michelangelo è sempre deserta e non servita dal tram.
Se invece andiamo in via Uditore-via Leonardo da Vinci è un traffico totalmente scollegato con il tram, in quanto causato dalla paralisi della rotonda dovuto a chi si sposta per altre destinazioni (leggasi tutti quanti che devono fare inversione ad U).
Intendo che abito di fronte il capolinea CEP e negli orari di punta (che poi sono quelli che realmente hanno importanza), viale Michelangelo è tutt’altro che deserto… (non so a che ora ci sei passato) Anzi scoppia: la fila parte dal ponte di viale lazio e arriva alla Guardia di Finanza. Per anni si era creduto che con il capolinea CEP, gran parte del traffico della zona sarebbe stato alleggerito.. vabbé.
Il traffico di viale Leonardo da Vinci è in parte dovuto alla rotonda più demenziale del mondo, è vero; ma sempre negli orari di punta, la fila di macchine anche in questo caso c’è, eccome.
E’ inutile girarci intorno: la pigrizia ormai storica dei palermitani unita a un servizio che fornisce frequenze basse di corse (20-30 minuti sono assurdi) e soprattutto ancora la poca interconnessione con altri mezzi, quali autobus (caos linee e scarsità di mezzi) e metropolitana (ancora non completata) non fa decollare per il momento il servizio.
Speriamo per il futuro, ma io la domanda all’AMAT gliela vorrei fare: perché ha dimezzato le frequenze che aveva annunciato il giorno dell’inaugurazione? Che programmi ci sono per il futuro? Così, per capire.
fammi capire: dall’ex CEP una corsa REALE del tram ogni 30 minuti????
Nei giorni festivi sì. Nei giorni feriali ogni 20 minuti.
Sono 20 minuti nei giorni feriali e 30 in quelli festivi. Forse sono sfortunato io, però mi è capitato una volta di aspettare 30 minuti anche in un giorno feriale.
Resta comunque il fatto che sono tempi inaccettabili. Tanto per fare un esempio, l’ATM di Milano garantisce frequenze di 9′ e 10′ tanto nei giorni feriali quanto nei festivi. Qualcuno dirà: “Vabbè è Milano!”. Io dico: ma il nostro non doveva essere il “tram più bello d’Europa”?
Per aumentare le frequenze credo siano necessarie nuove vetture (da aquistare).
Da quando ci sono i semafori del tram e’ anche peggiorata la situazione.
Fossi io, li metterei sempre lampeggianti (rotonda compresa) e al passaggio del tram li metterei tutti su rosso (tutti ma proprio tutti circa 30 secondi prima, tempo utile per sgomberare la linea)
Io vorrei ancora una volta “EVIDENZIARE e SMITIZZARE” una volta per tutte l’dea comune che si ha sui palermitani avvezzi all’uso dei mezzi pubblici.
Questi numeri dovrebbero far capire al comune di Palermo e ad Amat che fare servizio pubblico a Palermo si può.
I dati del primo mese di esercizio del Tram, pur se positivo, non possono essere presi come metro di giudizio. Certamente la novità a spinto tanta gente a prendere il tram, il problema è valutare quanti di questi “passeggeri occasionali” diventeranno “abitudinari”. Certamente il servizio pubblico di trasporti è in perdita in tutte le città e ha bisogno di ingenti sostegni economici di denaro pubblico. Il problema sarà quantificare il “buco di bilancio” del tram nelle anemiche casse dell’AMAT. Secondo molti, le 100 euro per auto della tassa ZTL non basterà a coprire tali debiti, tenendo conto che non è detto che il TAR manterrà tale tassa.